I - LEGGI (PERSECUZIONI)RAZZIALI

Età avanzando di barbarie prime
nel folle sogno della razza eletta,
fatto del seme di Yahweh concime,

fu la stirpe di Giuda maledetta
per incombente prossima disfatta
di Germania in gravissima distretta,

e senza più misericordia tratta
da gruppi di fanatici assassini
alla finale soluzion coatta.

In giorni scuri, prossimi, vicini
per calcolati consumati scempi,
di sadici carnefici aguzzini

d'una Bibbia infernale erano esempi,
d'Evangelo satanico razziale
per i presenti e per futuri tempi,

nell'impero germanico del male,
d'una peste nerissima contagio,
in ogni tempo della storia eguale,

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che immenso s'ebbe d'uomini suffragio
per perversi nuovissimi ideali,
d'occidentale civiltà naufragio,

in un tempo di liberi e d'eguali

di forti più democrazie compiute
e d'umani diritti universali.

E immagini così turpi vedute
d'una visione di sgomento forte,
già per televisioni conosciute,

(terribile!) dei campi della morte,
di realtà scura intraveduta a lampi
di suprema del male roccaforte,

(l'inferno sulla terra!) orridi campi,
di trascorsi e non mai passati tempi,
senza sortite più, né fughe o scampi.

E visto fu in un attimo, a momenti,
ecatombe di gente inerme, informe,
sugli schermi testé nostri roventi,

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mucchio di corpi ischeletriti, enorme,
su labili testé riapparsi schermi
in straziate convulse orride forme,

d'uomini, donne, e di bambini inermi,
giovani forti e rattrappiti vecchi,
pazzi, dementi, ed allettati infermi,

tronchi spezzati e risecchiti stecchi
di corpi fatti (e di null'altro!) d'ossa,
decrepiti, scarniti, annosi, secchi,

d'una folla di scheletri percossa
in giorni di terribile potenza
da ferrea volontà sadica mossa,

gente al giogo di forza e di violenza,
tra le grinfie di sgherri e di segugi,
domata da una lunga sofferenza.

Ricoveri razziavano e rifugi
SS nerissime milizie,
con sottili perfidie e sotterfugi,

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tra crude inenarrabili nequizie
di perversi e feroci esecutori,
di torture e terribili sevizie,

tra bolscevichi reiterati errori
(di cui epico tacque o drammaturgo!)
e nazionali socialisti orrori.

Ed un di Storia fattosi demiurgo,
per impeto d'azione al nulla tratto,
e d'Europa supremo taumaturgo,

(e al giudizio degli uomini sottratto,
da trionfi maggior d'epoca od era
a mucchio calcinato ultimo tratto!),

farsi già fumo della ciminiera,
per un folle teutonico delirio,
la razza volle dei Semiti intera.

Signoreggiare il mondo ed il destino
l'uomo pareva, il figlio di Germania,
nel tempo apocalittico vicino,

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per forza immane e per feroce insania,
per destino di secoli fatale,
per di potenza incontenibil smania.

E l'impero germanico del male
che idolatrò la razza e la nazione
per un ordine nuovo universale

(secondando la pubblica opinione,
antisemita, già degenerata
per mentita di Cristo religione,

d'una terra dall'odio avvelenata,
tedesca, d'un orribile evangelo
per la stirpe di Satana dannata,

che roghi alzava con devoto zelo
per i fratelli separati ebrei
sotto l'azzurra cupola del cielo,

pei maledetti e perfidi Giudei
dai figli tutti della Chiesa invisi,
di tutte colpe caricati rei,

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pei fratelli maggiori circoncisi
da retate di militi guerrieri
in massa, dianzi, prelevati e uccisi!),

col favor della pubblica opinione
per dissennata antisemita voga,
con calcolata e perfida ragione,

cozzò contro la triste Sinagoga
nella devastazion folle del ghetto
con spaventosa allucinata foga.

E fu il 'DIES IRAE' il tempo maledetto
dell'odio, della rabbia e del furore
d'anatema, scomunica, interdetto,

per fede cieca o per mostruoso errore,
pianificato genocidio intero
che il mondo sgomentò, ghiacciò d'orrore,

d'un popolo internato, prigioniero
in labirinti di sterminio, in campi
della morte, per fato ultimo nero.

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SS vigilavano sui campi
per razziali politici delitti
senza altri più legalitari inciampi,

su deportati scuri derelitti,
vittime inermi dedicate, offerte,
per umani abolitisi diritti,

al teutonico dio dell'olocausto,
al Reich fondato terzo millenario
del sangue sparso mai di Giuda esausto,

per concetto razziale originario
di storico diritto conculcato
da un principio supremo egualitario,

nel nazionale socialista Stato
per gesta inenarrabile compita
in un mondo pacifico ordinato,

immune dalla lebbra antisemita.