VI - AVVIAMENTO AI CAMPI "Il trenta di gennaio ultimo scorso, a un raduno di folle gigantesco, nel suo conciso più fermo discorso, ha il Führer vòlto al popolo tedesco solenne appello, e a tutta la Germania contro ebraico complotto banditesco, nel tempo dell'universale insania del demoplutocratico giudeo per rancorosa di vendetta smania, infettatore corruttore ebreo, per di Sion protocolli ostaggio intero nel tempo del germanico apogeo!" Nel teutonico terzo ultimo impero fu la stirpe semitica disfatta da un terrifico nuovo ordine nero, e senza più misericordia tratta ad un calvario senza fine duro, da violenza di tempi sopraffatta, VI / 2 per un tragitto interminabil scuro in stato di terribile abiezione verso un inferno prossimo sicuro. E di sgherri adunatosi plotone di militi SS e di soldati che pietà non sentivano o ragione, di coscienze di ferro uomini armati, esecutori crudi onnipresenti di decreti di bronzo promulgati, ed arbitri di vita onnipotenti e di morte, di gente destinata al nulla da carnefici presenti, sola inerme, deserta, disperata, da forza inesorabile travolta, da un'angoscia profonda devastata, d'agitazione orribile sconvolta per crudo incomprensibile disegno di elezione divina capovolta. VI / 3 Dai trionfi israelitici del Regno di Salomone, Davide e di Giuda, col favor di Yahweh, sicuro pegno della forza invincibile di Giuda che alzò (ottava meraviglia!) il Tempio sulla collina di Sionne nuda, e grave fece di nemici scempio per fulminea cruentissima vittoria, splendente alato folgorante esempio, per l'occidente e per la nuova storia, supremo dell'Onnipotente eccidio che la coscienza turba e la memoria, padre spurio del grande genocidio, per rappresaglia e dura ritorsione di giudaico antichissimo deicidio, che parve ottenebrare ogni ragione per inimmaginabile vendetta gemellata al semitico taglione, VI / 4 della forza cristiana maledetta che Israele dannò senza più scampo per di Cristo pietà grave disdetta. Né verbo sofferir mai parve inciampo di pontefici sommi, uomini apparsi nella storia del mondo interi in campo. Sinagoghe ed Ebrei bruciati ed arsi sulle piazze d'Europa, immani roghi tra segni più d'apocalissi apparsi, alzati in quei sacrificali luoghi contro il nero semitico infedele per dare all'odio consistenza e sfoghi, per Giuda abbeveratosi di fiele di Shoah, genocidio ed ecatombe. contro la fede intatta d'Israele. Cimiteri del tempo ardon le tombe dei secoli dell'odio e d'anatema di giudaiche vetuste catacombe, VI / 5 folle tentando soluzione estrema (eserciti crociati orridi in campo contro una razza d'abominio estrema!). E agli approcci oramai giunti del campo, scuri dimessi renitenti tardi tra guardie dure di tedesco stampo sottessi freddi indifferenti sguardi di sentinelle vigili alle porte fattisi insormontabili baluardi, andavan quelli lacrimando forte, diretti al campo di concentramento, dai gesti spenti e dalle facce smorte. 'ARBEIT MACHT FREI'Attonito sgomento, tra proscritti da Dio diseredati per beffardo era ognuno ammonimento, per d'uomini dispregio, abbandonati da una mentita e scura provvidenza, nelle bolge d'inferno deportati. VI / 6 'UNSERE EHRE HEISST TREUE' demenza appariva in quegli inferi gironi profonda ed ammirabile sentenza, su bruniti intagliata cinturoni, lucida esibizione dell'inferno di risorti nuovissimi demoni, d'un regime diabolico moderno d'uno Stato di Satana e di orrore nel teutonico più scuro governo. 'GOTT MIT UNS'.Un dio d'odio e di terrore, non pietoso Gesù misericorde, per sacrilego scambio e mutuo errore per occhi ciechi e per orecchie sorde che del campo affollavano la scena d'un tempo di disperazion concorde, di creature, di uomini di pena, logore smunte rifinite fiacche, su due piedi reggendo a malapena, VI / 7 di larghe brache e di sdrucite giacche, uomini o spettri scuri indifferenti, dentro assiepati luride baracche, alla bisogna corporale intenti scheletri ai volti, ai stomaci incavati, denutriti sparuti macilenti, in fretta e furia rapidi invasati, da brividi di febbre acuta colti, ed occhi di frenetici esaltati, da casacche di tela e stracci avvolti come merce di scuro contrabbando, da ghetti e ricettacoli raccolti, Uomini e donne logori dimessi, da gran bisogno stimolati urgente in luogo acconcio di latrine e cessi, per distretta assoluta ed impellente, in luogo aperto od in recesso scuro, senza impaccio d'incomodo presente, VI / 8 per trattamento di buglioli scuro, di grave indifferibile emergenza per darsi esempio di vergogna scuro, tra di guardie suprema indifferenza per gravi più calamità sofferte, di pudore spogliatisi e decenza, affaccendate, nei bisogni esperte, pressoché nude, o più gravi discinte, di cure od altre prevenzion deserte, per pubbliche così gesta distinte, nella comune indifferenza eguale, d'urgenze improrogabili convinte. Duro fischiava orribile scudiscio, per lievi indugi o più gravi ritardi, là, di fronte, di latere, di striscio, sulle chiappe, le braccia in croce, sguardi abbasso tra compagni accovacciati, immobili pazienti ed infingardi, VI / 9 rassegnato, ai suoi cari abbandonati ripensava sul suo triste bugliolo, tra comandi stentorei reiterati, triste depresso disperato solo, occhi d'intorno rivolgendo e orecchi, grave vedendo affaccendata al suolo, gente con scope, spazzoloni e secchi (reclusi schiavi o famuli asserviti, per colpe nuove o per delitti vecchi!) fregare e rifregare inebetiti pareti, senza posa, e pavimenti con meccaniche mosse e gesti triti, ottemperando a duri intendimenti d'ordine estremo e somma pulizia con scrupolo di cure diligenti, nel sogno d'una cupa idolatria. |